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Per andare da Panormos a Florentia ci volevano 9 giorni! (da Orbis) |
Nel mondo antico si viaggiava.
Più di quanto noi possiamo pensare! E nonostante - a paragone con il comfort dei viaggi moderni - viaggiare fosse costoso, scomodo, pericoloso anche.
Il viaggio - anche con questi ostacoli - era centrale della vita economica, politica e culturale delle civiltà del Mediterraneo e del Vicino Oriente: Micenei e Fenici, prima; Greci e Romani poi. Le fonti letterarie, epigrafiche e archeologiche sono generose di informazioni su motivazioni, modalità e implicazioni di queste esperienze, e permettono di ricostruire un quadro di molteplici interconnessioni tra le diverse società dell'antichità.
Le informazioni sul viaggio nel mondo antico provengono da diverse tipologie di fonti. Le fonti letterarie, come opere storiche, geografiche e poetiche, offrono descrizioni dettagliate degli itinerari e delle esperienze dei viaggiatori. Le iscrizioni epigrafiche forniscono dati concreti su dediche votive, indicazioni stradali e decreti relativi agli spostamenti. I papiri e i documenti amministrativi permettono di ricostruire gli aspetti pratici e burocratici del viaggio, come permessi di transito e costi di trasporto. Le fonti archeologiche, infine, testimoniano la presenza di infrastrutture viarie, porti e stazioni di sosta, rivelando l'organizzazione logistica e la portata delle reti di comunicazione.
Gli spostamenti avvenivano per necessità commerciali, militari, religiose e amministrative. Le rotte marittime collegavano le principali città portuali, facilitando il commercio e la diffusione di manufatti, materie prime e idee. La navigazione, regolata da condizioni stagionali e meteorologiche, seguiva itinerari consolidati, documentati nelle peripli e nelle testimonianze degli storici antichi. Il trasporto terrestre, più lento e costoso, si sviluppava lungo vie carovaniere, strade lastricate e percorsi naturali, come i corsi fluviali. Le infrastrutture viarie, in particolare quelle romane, testimoniano un'organizzazione capillare finalizzata al controllo e alla gestione del territorio.
Il viaggio assumeva anche una valenza culturale e religiosa. Pellegrini si recavano presso santuari per adempiere a voti o consultare oracoli, mentre filosofi e retori viaggiavano per insegnare e apprendere. Gli ambasciatori e gli ufficiali imperiali erano frequentemente impegnati in spostamenti per garantire la stabilità politica e amministrativa. La documentazione epigrafica e papiracea fornisce dati sulle spese di viaggio, sulle difficoltà incontrate e sulle protezioni divine invocate dai viaggiatori.
Le rappresentazioni letterarie offrono prospettive diverse su queste esperienze. Gli autori descrivono i pericoli legati alla pirateria, alle tempeste e ai briganti, ma anche le dinamiche di incontro e scontro tra culture. L'Odissea fornisce un modello narrativo in cui il viaggio è occasione di confronto con l'alterità, mentre i resoconti storici e geografici, come quelli di Erodoto e Strabone, illustrano le conoscenze geografiche e le percezioni dello spazio nel mondo antico. Le iscrizioni su pietra e i papiri attestano la presenza di guide, indicazioni stradali e strutture di accoglienza, come le stazioni di posta e le locande.
L'analisi delle fonti disponibili mostra che il viaggio, pur essendo una necessità per molte categorie di persone, rimaneva spesso un'attività rischiosa e dispendiosa. La documentazione archeologica conferma lo sviluppo di reti di comunicazione e infrastrutture, ma evidenzia anche i limiti tecnici e logistici dell'epoca. Lo studio delle pratiche di viaggio nel mondo antico permette di comprendere le dinamiche di mobilità e interazione culturale, fornendo elementi utili per un'interpretazione più ampia della storia economica e sociale delle civiltà antiche.
Qualche libro sul viaggio e sulle mappe:
Jean-Claude Golvin, Gérard Coulon e Aude Gros de Beler, Viaggio nel mondo antico , LEG Edizioni 2018
Marcello Valente, Storia del mondo antico in 25 esplorazioni, Il Saggiatore 2023
Simon Garfield, Sulle mappe. Il mondo come lo disegniamo" Tea 2018
John Noble Wilford, I signori delle mappe. La storia avventurosa dell'invenzione della cartografia, Garzanti 2020
Martina Cera, Le mappe raccontano il mondo. Storia della cartografia, dalle prime mappe a quelle dei grandi esploratori Cairo Editore 2022
Risorse digitali:
ORBIS: The Stanford Geospatial Network Model of the Roman World: http://orbis.stanford.edu/Mapping Greek Lyric: Places, Travel, Geographical Imaginary: https://lyricmappingproject.stanford.edu/
Pelagios: https://pelagios.org/
Pleiades: https://pleiades.stoa.org/
Ancient World Mapping Center: https://awmc.unc.edu/
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